I ragazzi del gruppo Giovani della parrocchia di San Francesco portano in scena domenica 21 settembre, alle 21, al teatro dell’Osservanza il recital “Il paese di Don Camillo”, riadattamento della celebre opera di Giovannino Guareschi, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita e il quarantennale della morte.
Cosa rappresenta per noi l’esperienza del recital? Ormai da diversi anni è un’occasione consolidata, ma sempre nuova, per portare agli occhi della nostra città i frutti del nostro cammino insieme a Cristo presente in mezzo a noi. Tutti ci sentiamo chiamati a vivere questa esperienza giocandoci con tutta la nostra amicizia, il nostro entusiasmo e il nostro tempo. “Il paese di Don Camillo” ci proietta nel bel mezzo dell’Italia del dopoguerra, in un paesino come tanti altri, animato dalle avventure quotidiane del suo parroco Don Camillo e del suo sindaco Peppone. L’umanità vera di questi due uomini emerge sotto lo sguardo sempre presente del Cristo Crocifisso che si fa carne, salva l’uomo e cambia il valore di ciò che accade ogni giorno. Tutto questo raccontato attraverso lo sguardo di Giovannino Guareschi, creatore di Don Camillo e Peppone, grande umorista ma anche un grande scrittore, testimone del Bello e del Vero, tra i più importanti scrittori del ‘900 italiano («Non si può capire il ’48 italiano senza Guareschi» diceva Indro Montanelli).
Leggendo i racconti di Guareschi, inoltre, ci si accorge che aldilà delle storie e dei personaggi emerge un altro Protagonista, un Soggetto divino, il Dio misericordioso, Padrone degli eventi e dei cuori, che Giovannino aveva incontrato nell’esperienza drammatica della sofferenza provata nella reclusione nel lager e nella prigionia. L’umorismo presentato da Guareschi profuma di speranza e perdono. Una speranza e un perdono che derivano unicamente dalla sua fede in Dio, come ebbe anche a ribadire dalle colonne del suo giornale “Il Candido”: «“Noi non apparteniamo a nessun ismo. Abbiamo un idea, sì, ma non finisce in ismo

[…]. Noi siamo per l’idea cristiana». Un amore semplice per il Creatore che si esprimeva anche in un amore per il creato, la Bassa e il Po, il Grande Fiume.
Senza Gesù Cristo non si va da nessuna parte: questo è il Vangelo dei semplici, questo è il Vangelo di Don Camillo.
Il recital fa da apripista alla festa di San Francesco, il consueto appuntamento di inizio anno pastorale per la comunità parrocchiale. Il ricavato della serata sarà interamente devoluto per l’allestimento del nuovo oratorio della chiesa di San Pio.

 

Destinazione ricavato

Il ricavato sara’ destinato per l’allestimento del nuovo oratorio di san Pio