Con questa serie di articoli la redazione di sfrancesco.it vuole “ritornare ai campi” lasciandosi guidare dalla domanda lanciata alla scuola di comunità.

“Il Cristo accaduto ai campi, che metodo ci detta?” .

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Nonostante le incertezze iniziali nell’aderire alla proposta del campo, il 2 agosto il gruppo giovani è partito in direzione Toscana, affidandosi alle esperienze vere già vissute in parrocchia. Stando davanti alla domanda “si può vivere così?”, fin dal primo giorno ognuno di noi ha portato tutto se stesso, con le sue ferite e le sue domande. Così, con questa energia, abbiamo cominciato a visitare Montecatini, dove siamo stati colpiti dalla gentilezza di alcuni dipendenti dell’albergo che, prima che noi ce ne fossimo accorti, avevano già visto nel nostro stare insieme la presenza di qualcun Altro. In seguito, nella seconda metà del campo, ci siamo spostati a Siena, una meravigliosa città che ci è stata mostrata con grande entusiasmo dalla guida in tutte le sue bellezze, fra cui la splendida cattedrale. A colpirci soprattutto è stata la precisione e l’attenzione con cui è stato curato ogni singolo particolare. Inoltre abbiamo visitato alcune città circostanti come Volterra, San Gimignano e Lucca. Proprio grazie al bello vissuto in queste esperienze, il gruppo, che arrivava da un anno di assestamento, ha cominciato ad unirsi attorno a quello che stava vivendo. Quindi, mentre inizialmente facevamo fatica, abbiamo riconosciuto in mezzo a noi una Presenza e ci siamo trovati a camminare insieme. Questo è stato possibile grazie a Don Luca, Niccolò e Marco, che ci hanno aiutato a dare un giudizio a quanto stavamo vivendo. Il campo ci ha reso consapevoli della presenza di qualcun Altro nella nostra vita, rilanciandoci a vivere più intensamente le sfide che ognuno di noi deve affrontare e a prendere sul serio noi stessi con tutte le nostre domande.

Lucia Martinelli e Alessandra Giovannini
articolo preso dall’inserto del giornalino parrochiale settembre 2015